Omelia del Vescovo Ovidio – San Michele in Fidenza

Omelia del Vescovo Ovidio – San Michele in Fidenza lì 21-2-2022

Vangelo di Luca

Dopo aver lavorato nel pomeriggio sui temi dell’ascoltare e del formarsi alla sinodalità, i volontari delle caritas di tutta la diocesi di Fidenza si sono riuniti intorno al loro Vescovo nella mensa Eucaristica. Particolarmente significative sono state le parole che il Pastore della Chiesa di Fidenza ha offerto, riportiamo di seguito un estratto.

Il Vangelo di oggi arriva la settimana successiva rispetto a quello delle beatitudini e questi due brani rappresentano la magna carta, il manifesto di chi è discepolo del Vangelo. Come si distingue oggi il discepolo dell’Evangelo? Se vive ciò che è scritto in questi due brani. Se ci affidiamo ad una lettura superficiale e “ristretta” delle parole dell’evangelista, rischiamo di coglierne solamente l’aspetto moralistico. La dimensione strettamente umana e opportunistica nell’affrontare la vita, chiaramente ricorda l’atteggiamento dei pagani che si comportavano in una determinata maniera solamente se scorgevano un possibile tornaconto personale. E’ evidente e palese che coloro i quali seguono il vangelo non si riconoscano in questo atteggiamento opportunistico. Ma siamo in grado di leggere tra le righe e cogliere il senso profondo delle parole di Gesù?

Amate i vostri nemici, pregate per coloro che vi trattano male, benedite quelli che vi maledicono, a chi ti percuote porgi l’altra guancia. Qual è il principio che accomuna tutti questi atteggiamenti? LA LIBERTA’. E’ la libertà che permette all’amore di essere autentico. L’amore non scaturisce semplicemente da un buon proposito, da un atteggiamento remissivo e di sottomissione, ma potendo manifestare in principio la nostra libertà. Se non è così, diventa un amore di sudditanza. Questa libertà si evince già dall’incipit del brano dove Gesù si rivolge ai discepoli dicendo “a voi che ascoltate”: Gesù sa e riconosce la libertà di ciascuno nel voler o meno accogliere le sue parole. Ognuno è libero di ascoltarlo, non tutti lo faranno. Ma per coloro che si vogliono mettere in posizione di ascolto profondo e hanno la volontà di andare oltre la superficie ecco che la possibilità arriva. La domanda potrebbe anche porsi in questi termini: vuoi amare? Allora ASCOLTA. Il primo atto è quello di ASCOLTARE, se non ascolti non AMI. L’ascolto permette all’amore di DIRSI, di manifestarsi.

Ecco che allora se qualcuno dice male di te puoi offrire parole buone in risposta, non per uno stile pacifista o per buonismo, ma per LIBERTA’. Andando ad un altro episodio della vita di Gesù, facilmente troviamo un parallelismo: nel momento in cui avviene il processo nel Sinedrio, Gesù viene percosso da una guardia; la reazione avviene sotto la forma di una domanda: “perché mi percuoti?”. C’è tutta la libertà del Signore nel momento in cui pone questa domanda che sottintende un altro quesito: “perché ti lasci dominare dal male?”. Nel nostro modo di porci con l’altro, nel contrapporci al male dell’altro, siamo capaci di lanciare delle provocazioni? Suscitiamo capacità di pensiero? Facciamo nascere nel cuore dell’altro degli interrogativi? Non dobbiamo assumere la posizione degli eroi, ma dobbiamo distinguerci chiaramente dichiarando all’altro che siamo dominati da altri criteri. Solo attraverso la nostra dichiarazione di parte, che siamo per l’amore, si può spezzare la catena dell’odio che genera odio. Anche Paolo dice “la tua forza smaschera il male dell’altro”.

E’ evidente come non si arriva ad avere questa forza in poco tempo, non è un processo immediato, ci si arriva per un’altra via. A seguire nel brano vi è infatti una sottolineatura che ci aiuta a comprendere: siate misericordiosi come il padre è misericordioso. La condizione di misericordiosi la si raggiunge con il tempo, dedicandosi assiduamente, si impara a diventare misericordiosi: ed una volta raggiunta non è per sempre.

Cosa si ottiene diventando misericordiosi? Si impara ad avere un cuore umile, ad avere una coscienza umile: sarai capace di guardare prima alla trave che sta nel tuo occhio rispetto a vedere la pagliuzza negli occhi dell’altro. Astieniti dal giudizio e Lui non ti giudicherà allo stesso modo, non condannare e Lui non ti condannerà. Perdona e sarai perdonato. Una misura traboccante, eccedente, scossa ti verrà riversata nel grembo! Così come l’amore e la libertà sono eccedenti, perché sono nell’umiltà di Dio.

Signore facci uomini e donne di libertà che sanno amare nel tuo amore.

Trovi a seguire i risultati del confronto tra i volontari:
• Gruppo Ascoltare
• Gruppo Formarsi Alla Sinodalità